Una giornata tra gli Amish in Pennsylvania

Posted on 28 agosto 2022

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Appena lasciata Philadelphia, con i suoi musei e i palazzi scintillanti, si entra nella campagna della Pennsylvania. 

Bastano pochi chilometri per sentirsi lontani dalla città e serve soltanto un’ora e mezza per arrivare a  Lancaster, cuore della Dutch Country e patria, da oltre 300 anni, della comunità Amish più grande del mondo.

Ho scelto di venire da queste parti perché da sempre mi affascina chi fa delle sceltesi vita estreme, a maggior ragione se queste scelte sono apparentemente libere, come nel caso degli Amish. 

Fattoria Amish
Ragazze Amish

Per chi non lo sapesse la comunità Amish è una derivazione della riforma protestante che ha avuto fortuna nelle campagne americane quando alcune famiglie si sono trasferite dall’Europa (Olanda soprattutto) in seguito alle persecuzioni. 

Partiamo da una considerazione banale ma efficace: gli Amish sono brave persone. Sono non violenti (l fatto che portino la barba ma non i baffi deriva proprio dal fatto che i baffi identificano i soldati), fanno una vita semplice e la loro società si fonda sul reciproco aiuto, ecco che così non servono fondi di disoccupazione, assicurazione, pensioni, servizi sociali,… Quello che c’è è per tutti, quello che non c’è non c’è per nessuno. L’uguaglianza è alla base della loro cultura, per questo indossano tutti gli stessi vestiti semplici (senza zip, bottoni e senza alcun abbellimento) e tutti hanno case simili e simili buggies (carretti).

Buggy Amish

In Italia sono famosi per il loro rifiuto della modernità e, soprattutto, dell’elettricità. Le case Amish non sono collegate alla rete elettrica e tutto quanto funziona in maniera meccanica o, al limite a batteria. Le nuove generazioni si stanno organizzando ormai con un generatore elettrico a gasolio per alimentare le batterie delle luci, del frigorifero o di pochi altri “vizi” che si concedono. Le regole su cosa è giusto fare/avere/desiderare è molto semplice: serve davvero? Se ne può fare a meno? Si può fare la stessa cosa in un modo più modesto? 

Regole Amish

Abbiamo visitato una casa Amish, aperta ai viaggiatori curiosi, e a prima vista non è molto diversa da quella di una casa di campagna cui siamo abituati. Poi, a guardare bene, si vede che non ci sono interruttori ai muri, al posto delle lampadine ci sono delle candele o delle luci che funzionano a batteria, non ci sono caloriferi, la stufa è a legna, al posto della lavatrice c’è un aggeggio con una manovella che funziona a mano e le biciclette non hanno i pedali (altra cosa strana: i pedali non sono ammessi e le bici funzionano come dei monopattini). Nei garage non ci sono le macchine ma i carretti, e gli animali (capre, cavalli, maiali, mucche) popolano gli esterni di ogni abitazione. 

Capre in una fattoria Amish
Uomo Amish

Per strada gli Amish si riconoscono facilmente, gli uomini con i loro larghi cappelli di paglia e le donne con le cuffie (bianche da sposate, nere da nubili). Qui rappresentano la maggioranza degli abitanti. 

La società è, naturalmente basata sulla famiglia: la media è di 7 figli a famiglia il che porta la popolazione a raddoppiare ogni 20 anni: al momento si contano 360.000 Amish in USA, la maggior parte in Pennsylvania, e parliamo solo di maggiorenni perché si diventa Amish a 16 anni.

Questa cosa è una essenziale caratteristica degli Amish: non ci si battezza fino a quando questo non è un atto di volontà del singolo individuo. Per i bambini infatti le regole sono molto poche, più che altro regole che hanno a che fare con uno stile di vita modesto, quando poi si arriva all’adolescenza inizia il periodo chiamato Rumspringa, tre anni in cui tutto è ammesso: i ragazzi possono andare in città, andare al cinema, usare il cellulare fuori casa, ubriacarsi, indossare jeans, cappellini da baseball ed essere esattamente come i propri coetanei americani.

A Lancaster c’è un’interessante esperienza multimediale, gestita da Amish “tolleranti” e interessati al commercio, chiamata Amish Experience in cui si racconta proprio il periodo che porta alla scelta. L’idea alla base della Rumspiga è che la decisione di rimanere nella comunità e seguire le regole deve essere totalmente libera e consapevole: il mondo è fatto così, pieno di queste cose belle e brutte, ti interessa vivere secondo quelle regole o preferisci la tranquillità del nostro mondo? Chi sceglie di andare nell’America secolare (solo il 10%) mantiene i rapporti con le famiglie di origine e c’è grande rispetto per la scelta del singolo. Altro atteggiamento hanno invece le famiglie nei confronti di chi, una volta battezzato, decide di cambiare idea e mollare la famiglia che si è costruito.

Amish e Cavallo
Casa con garage Amish

La zona di Lancaster è ampiamente pubblicizzata per il turismo americano (che qui la fa da padrona) come regione “biologica” dove il cibo è a “chilometro zero” dove si vive “senza aria condizionata” e dove “si possono ancora vedere animali vivere con gli uomini”. Per noi europei questo può far sorridere e più che stupirci per i panni stesi all’aperto (gli americani che erano con noi erano basiti dal fatto che non ci fossero le asciugatrici nelle case) ci stupiamo per il coraggio di una scelta tanto semplice ma tanto estrema.

Visitiamo qualche negozio gestito da Amish: fruttivendoli, panetterie, pasticcerie. Si rivolgono per lo più ai non amish in visita, in un ibrido che fa sorridere (scaffali di legno, vecchi banconi frigorifero, prodotti bio, miele, marmellate e cereali accanto a lattine di coca cola e souvenir dozzinali in plastica). 

I dolci sono squisiti, dai sapori semplici e forti, e anche il cibo che assaggiamo in un delizioso Deli amish è sostanzioso e soddisfacente, come sa essere il cibo di campagna.

Concludiamo la giornata nella Dutch Country con un giro con un wagon, una specie di taxi collettivo trainato da cavalli. Curiosamente mentre attendiamo il carretto notiamo che attorno a noi c’è una presenza cospicua (più del 50% delle persone) di turisti ebrei ultraortodossi, con payos, cappelli e parrucche per le donne. 

Amish e Ebrei Ultra Ortodossi

Evidentemente vivono una vicinanza con gli Amish per le scelte di vita ai margini di un’America sempre più orientata verso la tecnologia, il progresso, il consumo e l’individualità. 

Prima di andarmene da queste zone decido di comprarmi un cappello di paglia tradizionale a falda larga… Ancora devo decidere dove sistemarlo in casa…

Io e il mio cappello, riflesso in uno specchio in una casa Amish

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